“Ogni matrimonio è una storia di salvezza, un cammino di maturazione in cui ognuno dei coniugi è uno strumento di Dio per far crescere l’altro”. Questa affermazione di Amoris Laetitia (221) è un invito chiaro agli sposi cristiani a costruire il proprio matrimonio giorno per giorno utilizzando tutti quegli strumenti che papa Francesco ricorda al n. 223: la spiritualità familiare, la preghiera, la partecipazione all’Eucaristia domenicale. Poco dopo, al n. 227, suggerisce agli sposi la lettura orante e ecclesiale della Sacra Scrittura, specificando che “la Parola di Dio non solo è una buona novella per la vita privata delle persone, ma anche un criterio di giudizio e una luce per il discernimento delle diverse sfide con cui si confrontano i coniugi e le famiglie”.
In questo anno della Famiglia, accogliamo questa sollecitazione di Amoris Laetitia curando la rubrica “Uno sguardo alle letture”: nei prossimi mesi saranno coppie e famiglie della nostra diocesi a proporre una lettura della Parola di Dio della liturgia domenicale. Non sarà un’esegesi o un commento biblico, per questo ci sono già tanti esperti, ma sarà condividere quello che i testi domenicali suggeriscono alla vita di coppia e familiare.
Gli sposi e le famiglie che hanno accolto questo invito ci aiuteranno a incontrare, settimana dopo settimana, la Parola del Signore a partire dal loro vissuto concreto, dai momenti eccezionali a quelli quotidiani, dagli imprevisti alla routine della vita familiare. Ci aiuteranno a fare della Bibbia un testo “familiare”, lasciandosi interrogare dalla Parola prima ancora che cercare delle risposte. Ci auguriamo che ascoltare la Parola nella concretezza delle varie situazioni familiari possa illuminare ciò che ogni famiglia vive cogliendone la vera profondità, possa aiutarci a fare discernimento non secondo logiche soggettive, ma secondo la logica di Dio e a trovare ogni settimana una sosta ristoratrice nelle nostre case: “scoprire che il Dio dell’alleanza, che si è fatto carne per noi, vuole intrecciare il suo progetto eterno per la salvezza dell’umanità al cammino percorso dalla coppia nel tempo e desidera dire la sua parola nella vicenda delle famiglie umane, non idealizzate, accolte con le loro concrete ricchezze e povertà, luci e ombre.” (P. Rota Scalabrini)
