Azione Cattolica e Famiglia: nella storia con la gioia dell’amore
La nostra storia
È il 1867 quando Mario Fani e Giovanni Acquaderni danno vita al primo nucleo della “Società della Gioventù Cattolica Italiana”, che molti anni dopo prende il nome di Azione Cattolica. Il motto che sostiene il loro impegno, “preghiera, azione, sacrificio”, racchiude il programma cui si ispirano: la devozione alla Santa Sede, lo studio della religione, la testimonianza di una vita cristiana, l’esercizio della carità.
È il 1882 l’anno in cui nasce a Reggio Emilia il primo Circolo cittadino giovanile intitolato a S. Prospero. L’Opera dei Congressi e dei Comitati Cattolici, impegnata a coordinare l’azione religiosa e sociale dei cattolici a Reggio Emilia, si contraddistingue con una forte presenza di opere a carattere economico-sociale e iniziative culturali.
Durante il periodo fascista, l’AC opera in maniera più o meno autonoma ma, nel 1931, Mussolini ne ordina la chiusura dei circoli.
Grande è il contributo offerto dall’AC alla stesura della Carta Costituzionale. Il Concilio Vaticano II si fa interprete dell’ansia di rinnovamento che anima la Chiesa e parla espressamente dell’AC come scuola di formazione per un laicato responsabile, che fa proprio il fine apostolico della Chiesa: l’evangelizzazione, la santificazione degli uomini e la formazione cristiana della loro coscienza.
L’AC sceglie di fare proprie le istanze proposte dal Concilio Vaticano II e decide di rinnovare la struttura organizzativa. Sono gli anni della presidenza nazionale di Vittorio Bachelet. Il 10 ottobre 1969, Papa Paolo VI approvava il nuovo Statuto dell’AC, nel quale l’associazione organizza la vita associativa attorno a due settori: giovani e adulti. Nasce l’ACR e, facendo leva sul taglio esperienziale dei cammini di fede, si inaugura un modo nuovo di fare catechesi. L’associazione fa sua la “scelta religiosa” ovvero aiutare la Chiesa ad essere più vicina a tutti e per aiutare tutti a incontrare il Signore in un cammino di fede e vita.
A metà degli anni ’80 si dà vita alla stesura del Progetto formativo apostolico unitario e si definiscono le metodologie ed i cammini formativi per le diverse età.
Il nuovo millennio si apre con una carica di novità, con una forte tensione verso il rinnovamento dell’associazione che nel 2004 riscrive il Progetto formativo “Perché sia formato Cristo in voi” (aggiornato nel 2020) rinnovando la propria chiamata alla missionarietà.
Nel 2017 l’AC ha festeggiato 150 anni dalla sua nascita, occasione per rilanciare l’associazione e renderla sempre più vicina alla vita delle persone. Il 2022 segnerà i 140 anni dell’AC diocesana, oggi presente in 53 Parrocchie con 1.500 soci.
Progetti famiglia
L’AC reggiana prevede nel suo Atto Normativo Diocesano e vive la presenza di gruppi ACR (0-14 anni), giovanissimi (15-18), giovani (19-25), giovani-adulti (26-30), adulti, terza età, di Sacerdoti-assistenti (nominati dal Vescovo) e di tante famiglie.
La volontà di rispondere al monito di Giovanni Paolo II: “Il futuro della società passa attraverso la famiglia”, vede già a metà degli anni ‘80 l’AC diocesana porsi a supporto delle Parrocchie organizzando i classici incontri di preparazione al matrimonio che le venivano richiesti dai vari vicariati. Venne inoltre accolto l’invito formulato dal Direttorio della Cei “a riservare una specifica attenzione alle coppie più sensibili” ed è così che è nacque l’idea di un Progetto nuovo per fidanzati: il corso biennale “Tobia e Sara”. La Presidenza dell’AC optò innanzitutto per un itinerario educativo pedagogicamente, spiritualmente e teologicamente fondato con questa formula: corso biennale con iscrizione, cadenze mensili e momenti forti, ossia esercizi spirituali di due giorni ogni anno in novembre e ritiro di quaresima di un giorno. Vi era poi un’esperienza comunitaria a Caresto (PU) a conclusione del secondo anno, in maggio, con successivo incontro nel giugno con santa messa e la benedizione da parte del Vescovo di tutte le coppie. Il tutto con relatori esperti appartenenti alla chiesa reggiana e anche esperti a livello nazionale che hanno dato apporti qualificatissimi e che oggi sono nostri grandi amici e “compagni di viaggio”.
Le coppie hanno quindi usufruito di un incontro mensile da approfondire poi nei piccoli gruppi in cui sono stati divisi coordinati da una coppia tutor che li ha maternamente e paternamente accompagnati nei due anni, sviluppando un’amicizia che dura ancora oggi. Esperienza ricchissima per tutti noi, anche per gli animatori che in incontri specifici per loro e con la frequentazione annuale della comunità di Caresto hanno approfondito varie tematiche familiari. Il Progetto nato dall’AC reggiana è stato esportato e richiesto in varie Diocesi, incoraggiato e supportato dal Vescovo sotto il quale ha avuto inizio, il compianto e amatissimo Mons. Paolo Gibertini.
Ma potevamo abbandonare le coppie di fidanzati che dopo il percorso del “Tobia e Sara” e dopo il matrimonio chiedevano di continuare? Sono nati così successivamente i progetti “Ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea” per giovani sposi, il progetto “Amici dei progetti” per chi voleva inserirsi o aveva terminato i precedenti progetti, mentre in contemporanea, oltre alla equipe di esperti di educazione all’amore che giravano per le parrocchie che ne facevano richiesta, veniva attivato il Progetto “Suocere e nuore” per approfondire, valorizzare e riflettere sul valore delle relazioni famigliari e il Progetto genitori – educatori che si svolge tradizionalmente nel mese di ottobre già da 27 anni. A questi cammini, alcuni dei quali non sono più proseguiti negli ultimi anni ed altri, invece, vengono ancora proposti e sono molto partecipati a livello diocesano, s’innestano oggi progetti e segni di sinodalità con altre realtà che in Diocesi si occupano di famiglia, per vivere insieme momenti di ascolto, formazione e di piena comunione a servizio della Chiesa locale.


In quest’anno dedicato alla “Famiglia Amoris Laetitia”, anche gli incontri del cammino associativo diocesano hanno incastonato nelle tappe annuali la preziosa esortazione post-sinodale di Papa Francesco. In particolare, con riferimento anche al tema unitario annuale dell’AC “Fissi su di Lui” (Lc 4,14-21) incrociamo il capitolo 3 dell’Amoris Laetitia– Lo sguardo rivolto a Gesù: la vocazione della famiglia e il capitolo 5 – L’Amore che diventa fecondo. Negli incontri già svolti nel 2021 e in quelli in programma 2022 (vedi calendario Progetto Famiglia – sito www.azionecattolicare.it) sono stati e saranno presentati alcuni elementi essenziali dell’insegnamento di Cristo e della Chiesa riguardanti il matrimonio e la famiglia: con Mons. Giusti “la forza attrattiva della famiglia cristiana”; con don Pietro Adani “La vocazione matrimoniale: il dono del sacramento”; “La trasmissione della vita e l’educazione dei figli” con Marina Casina Presidente Movimento per la Vita Italiano.
Un cammino in AC: da educatori a giovane famiglia
Simone, bagnolese classe 1989 inizia a frequentare già durante le superiori il tradizionale Festincontro di AC, entrando dopo poco nel Comitato organizzativo dove rimane per svariati anni. In quegli anni scopre la bellezza dell’Associazione a 360°, anche attraverso il volontariato nel Gruppo Diocesano di Servizio (GDS) che si occupa della gestione organizzativa degli eventi della diocesi – nato sempre su iniziativa dell’AC reggiana. L’esperienza come volontario, da diocesana, diventa internazionale: nel 2011 collabora per oltre un mese con Casa Italia a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù e poi al Congresso Eucaristico Nazionale. Gli viene proposto di disseminare la sua esperienza e di coinvolgere così altri giovani: viene eletto nel consiglio diocesano di AC per i Giovani nel 2014, dove conosce Giorgia, bibbianese classe 1992, membro dell’equipe giovanissimi: primo appuntamento ufficiale per i due -all’insaputa di tutti- è in occasione di uno dei momenti più significativi della vita associativa, la festa della Compagnia che l’ACR organizza annualmente.
Insieme al resto dell’equipe educatori organizzano il campo estivo sulle tracce di don Tonino Bello in Puglia, riproposto con molto successo negli anni come iniziativa del settore giovani, al contempo continuano a contribuire all’organizzazione e gestione della paninoteca del Festincontro, agli eventi del GDS e come educatori anche nell’AC della parrocchia di Bagnolo. Nel 2016, a causa di impegni lavorativi che portano entrambi lontani dalle rispettive case per lunghi periodi, concludono il ricco percorso con l’equipe giovanissimi e maturano la decisione di sposarsi, cercando in diocesi un‘adeguata preparazione al Sacramento. Tra le varie proposte diocesane decidono di scegliere ancora una volta l’AC: non più come educatori o volontari, ma come futuri sposi. Iniziano così il cammino biennale per fidanzati “Tobia e Sara”.

Nel 2017 si sposano nella parrocchia di Bibbiano circondati dalla famiglia di Azione Cattolica. Intanto Giorgia viene eletta in Consiglio diocesano di AC come responsabile Vicariale, incarico che ricopre tutt’oggi. Oggi proseguono il cammino come giovani sposi nell’equipe Area Famiglia e Vita di AC.
L’equipe Progetti Famiglia AC
L’Azione Cattolica Italiana – Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla ha la sua sede a Reggio Emilia in Via Guidelli,5.
Referente per i Progetti Famiglia: Cristina Caselli.
Recapiti: 0522-437773 / info@azionecattolicare.it