Ufficio di pastorale familiare e degli adulti
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Incontro Matrimoniale

L’esperienza del Weekend di Incontro Matrimoniale è coinvolgente e invita a compiere passi di relazione in coppia, in famiglia e nella comunità, ma è difficile da sintetizzare efficacemente! Diamo voce perciò alle esperienze vissute, toccando alcuni passaggi di AmorisLaetitia che, come associazione, sentiamo particolarmente vicini al nostro carisma.

Paolo e Cecilia Beltrami con don Umberto Iotti

Comunità di Incontro Matrimoniale in Reggio Parma


“La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa… «il desiderio di famiglia resta vivo, in specie fra i giovani, e motiva la Chiesa». Come risposta a questa aspirazione «l’annuncio cristiano che riguarda la famiglia è davvero una buona notizia»”(AL1)

Il cammino con la comunità di IM ci sta aiutando a vivere con più profondità e consapevolezza il nostro matrimonio. Impegnarci per dialogare in modo nuovo con il coniuge ci ha donato forza e fiducia, ha rinnovato in noi il desiderio di essere “segno” visibile della bellezza dell’amore di coppia. In parrocchia, con gli amici, quando doniamo il corso fidanzati… nella quotidianità della nostra vita, cerchiamo di testimoniare agli altri l’importanza di alimentare la relazione sponsale e del prenderci cura della nostra gioia. (Riccardo e Cristina Beltrami, San Martino in Rio)


“Il dialogo è una modalità privilegiata e indispensabile per vivere, esprimere e maturarel’amore nella vita coniugale e familiare Darsi tempo, tempo di qualità, che consiste nell’ascoltare con pazienza e attenzione, finché l’altro abbia espresso tutto quello che aveva bisogno di esprimere… ascoltare senza rumori nel cuore e nella mente”(AL 136, 137)

L’ingrediente “segreto” in grado di far funzionare il nostro rapporto e la nostra serenità familiare, è il dialogo, quello vero. L’esperienza di IM ci ha dimostrato sul campo che raccontarsi all’altro (anche correndo il rischio di farsi scoprire deboli), parlarsi con il cuore in mano, senza fretta, ed accogliersi in ciò che si vive, è fondamentale per creare unione e complicità. Per noi è stato così davanti alla chiamata ad intraprendere il cammino diaconale. Nei dialoghici eravamo condivisi sentimenti diversi: di paura e inadeguatezza da una parte, entusiasmo, gratitudine, sorpresa dall’altra. Grazie ad un tempo di silenzio interiore, aiutato dalla preghiera personale,e poi da un serio ascolto dell’altro, ci è stato possibile accettare con più serenità il cammino per il diaconato. (Stefano e Simona Gheduzzi, Castellarano)


“L’unità alla quale occorre aspirare non è uniformità, ma una “unità nella diversità” o una “diversità riconciliata”Desideri, sentimenti, emozioni, occupano un posto importante nel matrimonio…L’amore matrimoniale porta a fare in modo che tutta la vita emotiva diventi un beneper la famiglia e sia al servizio della vita in comune” (AL 139, 143, 145)

Mentre eravamo in viaggio in autostrada sotto una pioggia battente, la macchina ha segnalato scarsità di carburante. Forte della mia esperienza meccanica ho detto che potevamo arrivare a casa e fare rifornimento lì, spendendo meno; Paola invece ha calcolato i km che mancavano, manifestando la sua contrarietà e paura di rimanere bloccati sotto la pioggia. Si è accesa una forte discussione dove entrambi abbiamo alzato i toni della voce. Io mi sentivo offeso per la mancanza di fiducia, Paola si sentiva incompresa nella sua paura. Rimanere in balia di quei sentimenti avrebbe comportato mettere su “il muso” o “metterci una pietra sopra”. A quel punto la decisione di voler continuare ad essere “uno”, ci ha spinto a prendere coscienza dei nostri sentimenti e ad orientarli in modo costruttivo, con le nostre azioni e decisioni, e il viaggio si è concluso bene. Grazie al cammino di IM siamo più consapevoli che è possibile accoglierci con le nostre diverse “verità” ed è proprio questo che fa vincere la nostra relazione e vince sul nostro, sempre presente, egoismo ed egocentrismo”. (Giovanni e Paola Piccinini, Castellarano)


“I diversi stati di vita (matrimonio e verginità) sono complementari…La verginità è un segno “escatologico” di Cristo risorto, il matrimonio è un segno “storico” per coloro che camminano sulla terra,un segno di Cristo terreno che accettò di unirsi a noi fino a donare il suo sangue…” (AL 159, 161)

Nel nostro cammino di coppia è per noi importante confrontarci e vivere in relazione con una persona che ha messo tutta la sua vita al servizio del Signore: in questo periodo è don Guido. Noi, in quanto coppia, stiamo cercando di realizzare e condividere il nostro sogno di vita insieme, facendoci presenti l’uno all’altro e cercando di testimoniare concretamente quell’amore che Dio nutre per ciascuno di noi e per la sua Chiesa. Don Guido, in quanto prete, ci testimonia che è nel volere bene alle persone con cui condivide la sua vita all’interno della Comunità, che dà testimonianza della presenza di Dio. La nostra però non è una semplice relazione fra tre persone, ma fra una coppia e un prete investiti da una “missione” comune (nel nostro caso è un servizio all’interno della nostra associazione). E ciascuno di noi è essenziale: la coppia, il prete, ma anche la missione comune. Non si tratta di vivere un’amicizia eccellente, ma di qualcosa di diverso che in IM chiamiamo “Team ecclesiale”. Pur nella specificità delle nostrevocazioni, all’interno del nostro team ci sosteniamo e ci aiutiamo reciprocamente ad essere sposi e preti migliori, riconoscendo la bellezza dei nostri sacramenti e portando nel mondo l’amore che Dio ha riversato in noi! Camminare insieme ci fa vivere la gioia di non sentirci soli e gratitudine verso il Signore. (Giorgio e Graziana Ciscato, Reggiolo)


“La relazione intima e la reciproca appartenenza devono conservarsi per più decenni e questo comporta la necessità di ritornare a scegliersi a più riprese…si mantiene viva ogni giorno la decisione di amare…Nel corso di tale cammino, l’amore celebra ogni passo e ogni nuova tappa” (AL 163)

Siamo prossimi al 48° di matrimonio: un lungo cammino, mano nella mano, sorretti dall’apertura nel dialogo, dalla fiducia, dalla tenerezza, dal perdono, dalla preghiera e dal sostegno della Comunità. Ogni giorno, le fragilità e le diversità individuali ci stimolano a decidere di compiere un piccolo, grande passo di vicinanza nei confronti dell’altro per rendere più intima e gioiosa la nostra relazione. E’ questa la gioia che sperimentiamo: non dell’essere “arrivati” ma del camminare insieme! (Franco e Carmen Sacchetti, San Martino in Rio)


La proposta dei “weekend”

Afferma William Glasser che “il disagio e l’infelicità spesso derivano da mancanza di relazioni significative e profonde con persone importanti nella propria vita” e poichè nessuno può vivere senza amore, Incontro Matrimoniale (IM) propone percorsi di relazione per sposi cristiani, coppie coniugali, consacrati, famiglie, giovani, fidanzati o conviventi, persone sole (vedovi, divorziati…). Ogni percorso ha inizio con un weekend specifico in cui i partecipanti, stimolati dalle testimonianze di vita concreta presentate da un team di animatori, vivono un’esperienza di relazione e la possibilità di rivalutare la propria vita. La partecipazione al percorso post weekend è lasciata alla libertà di ciascuno.

Ecco alcune testimonianze:

Dal WE Fidanzati

Avevamo voglia di prenderci un po’ di tempo per noi, ma non sapevamo cosa aspettarci. Siamo stati accolti con calore, in un ambiente libero da pregiudizi, che invita all’apertura e al confronto. Per noi sono state 48 ore intense e preziose e, a distanza di un anno, ci accorgiamo che IM ci ha lasciato molti strumenti concreti con cui costruire e nutrire ogni giorno la nostra relazione. (Riccardo Bursi e Giulia Sassi, Reggio Emilia, WE 2020)

Dal WE Choice

Attraverso l’esperienza di Choice ho raggiunto ancora di più la consapevolezza di chi sono. Accompagnata da persone con i miei stessi desideri e speranze, ho scoperto un nuovo modo di guardarmi, apprezzarmi ed amarmi così come sono. Devo al we Choice questo mio cambiamento di sguardo su me stessa e sulle cose che mi accadono. Un’opportunità unica per prendermi sul serio. Sono sinceramente grata per le persone che hanno reso possibile questa entusiasmante e bellissima esperienza! (Silvia Rinaldi, Reggio Emilia, WE 2021)

Dal WE Sposi e Consacrati

Quando siamo partiti per il nostro week-end la nostra relazione era un po’ scarica, sentivamo l’esigenza di un cambiamento. Abbiamo portato a casa tante emozioni e la presenza di una comunità, quella di Incontro Matrimoniale, sulla quale contare e con cui poter condividere momenti di vita sponsale. La nostra relazione si è rinnovata, rinforzata, adesso abbiamo gli strumenti giusti per avere un dialogo profondo e costruttivo. Ci sentiamo felici e appagati della nostra relazione e siamo fiduciosi che il nostro Sogno si stia realizzando. (Gianni e Paola Cirruto, San Prospero di Correggio, WE 2018)

Volevo conoscere un nuovo metodo da utilizzare in parrocchia con i miei gruppi sposi,quindi il mio approccio iniziale era distaccato, ma questa esperienza insieme agli sposi mi ha fatto proprio bene, ha reso nuovo il mio essere sacerdote, ha ridato umanità al mio ministero. Ora dedico parte del mio servizio a questa realtà e ringrazio il Vescovo che me ne dà la possibilità. (Don Orfeo Cavallini, Modena, WE 2017)

Dal WE Famiglia

Come genitori desideravamo migliorare la modalità comunicativa che si era instaurata tra i nostri 3 figli, fatta di litigi e intransigenza. Durante il WE, da subito siamo stati colpiti dal senso di unità che si era creata tra noi e rientrati a casa eravamo pieni di entusiasmo e abbiamo affrontato il lockdown in armonia. Abbiamo cercato di creare nuove e sane abitudini, come trascorrere dei momenti “speciali” tutti insieme, e anche quando non riusciamo ad essere fedeli ai nostri appuntamenti, abbiamo più consapevolezza degli errori che commettiamo ed è molto facile richiamare alla memoria, nostra e dei ragazzi, i momenti del WE e quello che abbiamo imparato là. Ognuno di noi si è sentito valorizzato nella sua unicità e accettato dagli altri membri della famiglia così come è, con le proprie peculiari caratteristiche. Sappiamo ora come prenderci cura delle nostre relazioni famigliari! (Matteo e Giorgia Bezzecchi con i figli Paola, Elena, Giovanni, Correggio, WE 2020) 


Incontro Matrimoniale è un’associazione riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana, presente ufficialmente nella zona di Reggio-Parma dal 1996. E’ parte di World Wide Marriage Encounter (WWME) nato nel 1952 come programma per migliorare il proprio matrimonio ed oggi esteso in tanti paesi del mondo. L’associazione è aperta a tutti coloro che, di qualsiasi età, credo e cultura, desiderano approfondire e migliorare le proprie relazioni, ispirandosi alle parole di Gesù “Amatevi come Io ho amato voi”. Responsabili di riferimento per la zona di Reggio-Parma sono Simona e Fabrizio Caprari insieme a padre Alberto Lanaro.

Per informazioni riguardanti i fine settimana, i percorsi e le iscrizioni ai week-end: Giovanni e Paola Piccinini (tel. 3351415523, mail: segreteria.parmareggioe@wwme.it oppure visitare il sito www.incontromatrimoniale.org