Pensando a un aiuto concreto per riscoprire il significato della preghiera in famiglia, c’è venuto in mente questo versetto “In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono Io in mezzo a loro”. (Mt 18, 19-20)
”Dove due o più”: queste parole ci appaiono meravigliose. Gesù non specifica chi, Egli lascia l’anonimato. Dove due o più, chiunque essi siano: due sposi, genitori e figli, nonni e nipoti, due, di cui uno grande e l’altro piccolino.
Ma non solo, due o più peccatori perdonati che si uniscono nel Suo nome; dove due o più di paesi diversi, di luoghi diversi e, addirittura, anche fra persone che di per sé sono sempre state pensate distanti per cultura, classi, età.
Gesù bussa alle porte delle famiglie per condividere con esse sia le varie fasi della vita, sia le piccole cose della quotidianità.
“Si possono trovare alcuni minuti ogni giorno per stare davanti al Signore vivo, dirgli le cose che preoccupano, pregare per i bisogni famigliari, pregare per qualcuno che sta passando un momento difficile, chiedergli aiuto per amare, rendergli grazie per la vita e le cose buone” (Amoris Laetitia 318)
In questo modo Gesù, silenziosamente, si introduce come fratello invisibile, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità e all’umanità.
Nel periodo del lockdown, in cui siamo stati “costretti” a casa, abbiamo avuto tempo anche per la preghiera domestica; non sono mancati suggerimenti e sussidi per vivere in famiglia i tempi forti della nostra fede.
Siamo consapevoli che quello trascorso in casa è stato un tempo “speciale” imprevisto e non più ripetibile (almeno ce lo auguriamo tutti). Per non lasciare cadere nel vuoto ciò che di buono e di bello abbiamo sperimentato in questo tempo, occorre che la preghiera in famiglia sia continua e costante nel tempo, per essere un momento costitutivo nei ritmi della famiglia e diventare vero cibo spirituale.
È pertanto nostro desiderio potere offrire in questo anno degli strumenti, delle modalità perché ogni famiglia possa costruire una preghiera domestica che accompagni non solo il tempo liturgico che si sta vivendo ma anche il tempo “laico” che la famiglia vive come un cammino contrassegnato da tanti momenti (un anniversario, la nascita di un figlio, la malattia, la morte di una persona cara, il primo giorno di scuola, le vacanze, la visita di un amico…).